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L’anno scolastico 2020-2021 è ricco di incognite. Se il Coronavirus già ci ha messi di fronte all’inevitabilità della didattica a distanza in questi mesi, ora ci costringe a pensare a come ripartire a settembre. Qual è lo scenario che si sta prospettando?

Il Piano Scuola approvato dal Ministro

Il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina ha approvato il Piano Scuola: si tratta di oltre 400 milioni di euro da utilizzare per garantire una connessione veloce all’81,4% dei plessi scolastici. Ma non è tutto: in questa cifra sono compresi anche dei voucher che, in base al reddito Isee, andranno alle famiglie che devono acquistare pc o tablet e munirsi di connessioni veloci.

Tutte misure utili, se a prescindere dalla situazione in cui ci troviamo ora, si pensa allo scenario mondiale sempre più digitalizzato. Ma che comunque non danno ancora una risposta concreta su come si terranno le lezioni nell’arco dell’anno scolastico 2020-2021.

Un futuro ancora incerto

Fronteggiare una situazione come quella che stiamo vivendo, non è facile. Ci troviamo di fronte ad un “nemico” sconosciuto e ragionare a lungo termine è complesso. Ancora oggi, dopo quasi due mesi di emergenza, le certezze sono poche.

E anche per il futuro della scuola al momento si sono fatte solamente delle ipotesi. Se le necessità igienico sanitarie non dovessero cambiare, ridefinire l’aspetto della didattica sarà inevitabile.

Le ipotesi fatte finora

Un’ipotesi è quella di alternare la presenza degli studenti in classe, così che una parte possa seguire le lezioni in aula e l’altra in video da casa. Una soluzione che però probabilmente verrà adottata solamente per gli studenti più grandi, mentre per i più piccoli si aprono diversi scenari. Lezioni all’aperto o in spazi ampi come i teatri sono solo alcune delle proposte avanzate finora.

Tutte idee valutabili, e potenzialmente accettabili, che però hanno creato polemiche tra docenti e genitori. Ancora non ci sono vere e proprie risposte e tantissime famiglie, giorno dopo giorno, aspettano di sapere quale sarà il futuro dell’istruzione dei loro figli.

Anno Scolastico 2020-2021: cosa sta facendo Ecipa Umbria

Al netto di tutte le polemiche, in Ecipa Umbria abbiamo deciso di optare per un approccio proattivo. Dal 30 marzo, ovvero da quando abbiamo avuto l’autorizzazione per farlo, abbiamo attivato la didattica a distanza contando esclusivamente sulle nostre forze.
Come dice il nostro direttore Fabio Matera in un’intervista a Perugia Today, purtroppo il mondo della formazione professionale è stato tagliato fuori dai primi incentivi al sistema istruzione, ma fortunatamente abbiamo saputo reagire.

Un successo, momentaneo

Pur credendo nei vantaggi della didattica a distanza – in questo momento più che mai – crediamo soprattutto nella forza del rapporto diretto e quindi più umano tra gli studenti ed i docenti. Un rapporto fatto di scambi e crescita reciproca, di difficoltà ma anche di grandi soddisfazioni, che difficilmente potranno avere lo stesso sapore dietro ad uno schermo.

Tra il 30 marzo ed il 30 aprile abbiamo effettuato 1112 ore di formazione a distanza, coinvolgendo circa 70 docenti, con una partecipazione media dei nostri studenti del 90% e siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti, ma non vediamo l’ora di tornare a vedere la nostra scuola “viva” come era qualche mese fa.

Un primo passo per tornare alla normalità

Nell’attesa di ricevere disposizioni per l’anno scolastico 2020-2021 alle quali comunque ci adegueremo, abbiamo deciso di non stare con le mani in mano.

Innanzi tutto abbiamo avviato dei lavori di manutenzione straordinaria per rendere ancora più sicura la nostra sede. E, approfittando di questo momento, stiamo svolgendo un’opera di sanificazione totale e accurata di ogni singolo metro quadro, di tutti gli arredi e di tutte le attrezzature di scuola e uffici.

Ci stiamo preparando

Da lunedì 4 maggio i nostri uffici sono aperti e sicuri per tutti coloro che vogliono venire a chiedere informazioni o ad iscriversi alla Scuola dei Mestieri. Le lezioni in modalità a distanza andranno avanti fino al 3 luglio come da programma e poi avremo due mesi per adeguarci ai protocolli di sicurezza che stiamo aspettando.

Ma siamo pronti: gli spazi sono nuovi e all’avanguardia, quindi sapremo disporre al meglio le nostre aule e le nostre strutture per accogliere studenti e docenti nella massima sicurezza e far partire con lo spirito giusto l’anno scolastico 2020-2021.

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Tutte le mattine dalle 8.30 alle 13.30 (lun-ven)
e il pomeriggio dalle 14.30 alle 17.30 (lun-mer)
e dalle 14.30 alle 16.30 (giov.)

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